Rillington Place, la star Nico Mirallegro sta cercando di imparare qualcosa ogni giorno.

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Nico Mirallegro interpreta Timothy Evans giustiziato ingiustamente nel nuovo drama Rillington Place della BBC One. Il giovane attore racconta a Jeananne Craig del suo crescente interesse verso la giustizia sociale e del perché era così ansioso di ottenere il ruolo.

Nico Mirallegro è pronto per essere intervistato sulla sua nuova fiction, eppure sembra che abbia la testa altrove.

L’attore è appena uscito da una proiezione cinematografica di I di Ken Loach, Daniel Blake, ed il film ha un messaggio sociale molto forte che gli è rimasto in mente. “E’ molto, molto emozionante. Ti fa arrabbiare. Ed ha un forte messaggio sulla società che sta fallendo. Non riesco a smettere di pensarci.” dice con il suo dolce accento di Manchester.

Il veterano è “un’eroe” per Mirallegro, che si è fatto le ossa con Hollyoaks (interpretando un adolescente tormentato dall’ansia di nome Newt), e prima protagonista candidato ai BAFTA con My Mad Fat Diary di E4.

“L’ho visto sul programma BBC Question Time l’altro giorno ed urlavo alla televisione tipo ‘ Finalmente abbiamo qualcuno che non cerca di esitare alle domande!’ Stava dando risposte reali. E’ frustrante quando le persone non rispondono alle domande. E’ come guardare un cattivo attore che cerca di uscire da una situazione scomoda.”

L’ex attore di Hollyoaks è chiaramente interessato al mondo che lo circonda. Il suo feed di Twitter è popolato di commenti sulle questioni sociali, e sulle sue recenti performance sullo schermo – da Jimmy McGovern con il dramma Common della BBC , sulla controversa legge sulla società mista del Regno Unito, fino ad oggi con il film The Pass sul calcio gay – mostra compassione e maturità al di là dei suoi 25 anni.

Il suo ultimo ruolo, in cui appare accanto all’acclamata star Tim Roth e Samantha Morton, è altrettanto sostanzioso. Il dramma Rillington Place della BBC One racconta la storia di Welshman Timothy Evans (Mirallegro), la cui moglie Beryl e la bambina Geraldine furono vittime del loro vicino serial killer John Christie (Roth), che affittò un appartamento nella stessa casa tetra al 10 Rillington Place, Notting Hill.

Evans fu accusato della morte della moglie e della figlia e nel 1950 venne impiccato, all’età di 25 anni. Nel 1953 un certo numero di corpi furono ritrovati nella casa. Christie ammise i reati ( ma non l’uccisione della bambina Geraldine) e fu impiccato. Nel 1966, dopo molte proteste, ottenne il perdono postumo. Nella serie divisa in tre parti dove vediamo dei disperati nuovi genitori Timothy e Beryl (Jodie Comer) fare amicizia con Christie e sua moglie Ethel (Morton) mentre lottano econimicamente e con il loro difficile rapporto. “Beryl e Tim e la bambina Geraldine stanno realmente lottando per far quadrare i bilanci e l’appartamento in cui vivono non è affatto vivibile, ci sono una serie di cose che vanno avanti con esso. Si ha una sensazione di disagio con tutto – lavoro, posti di lavoro e tutto ciò che accadeva.” dice Mirallegro.

Nel corso delle sue ricerche, l’attore ha parlato con la sorellastra di Evans che gli ha dato l’impressione che Evans fosse “un ragazzo normale coinvolto in circostanze straordinarie”.

“Timothy Evans ha scelto molti personaggi, il padre di famiglia e il giullare solare. Ma nel profondo, aveva vari problemi derivati dalla sua infanzia. In età giovane gli venne la tubercolosi, che lo lasciò senza una vera e propria educazione, e da allora che lottava per imparare a leggere e scrivere. Ha lottato a scuola e nella società, e con l’arrivo del lavoro, ciò ebbe un grande effetto a catena quando era giovane.” racconta Mirallegro.

“Penso che era facilmente influenzato dal modo di vedere della gente perché quello fu un periodo difficile, non c’era molto lavoro. Penso che le persone apprendano dalle altre quello che possono, quindi se c’è un vecchio signore che mette i suoi soldi nel contatore e dice che può badare dopo al bambino, sono sicuro che lo si guarda in un certo modo”.

Ritrarre una storia vera ha dato al progetto un significato in più per la star. “Così come il dramma, c’è la vera storia di una persona al centro di di esso. Volevamo che venisse il meglio possibile, per il bene della famiglia”.

Lavorare con Roth e Morton è stato fantastico, ma è per l’ex co-star di My Mad Fat Diary Comer che ha più lode. “Lei è con i piedi per terra ed è facile lavorare con lei, anche se non avessi lavorato prima, penso che sarebbe stato semplice interagire.” dice.

“C’è sempre stata una strana sensazione sul set, perchè non c’erano molte scene positive su cui lavorare. Così, quando fai queste scene buie e profonde, ricordi che probabilmente questi personaggi hanno vissuto più fuori. Abbiamo avuto una buona comunicazione sul set. Jodie è un genio.”

Mirallegro è cresciuto a Heywood, Greater Manchester con la madre di origine irlandese, a parte una parentesi dove ha vissuto in Spagna con il padre italiano. “Mia madre mi disse che ne aveva avuto abbastanza di me e fu giusto così” confessa.

In Spagna, ha frequentato una scuola privata che odiava. “Dopo essere passato da questa scuola pubblica di Manchester ad una in cui i bambini avevano tutto quello che volevano, ho davvero fatto fatica. La Spagna è un bel posto ma in quel tipo di ambiente mi sentivo molto solo.”

Attribuisce il suo interesse per le questioni sociali al suo passato con “crescere solo con la madre che ha sempre lottato economicamente”.

“Le cose avvengono mentre invecchiamo. Si vede che c’è tanta ingiustizia nel mondo e che non siamo rappresentati dalle persone che sono al potere, quelli che prendono le decisioni importanti.” La giovane empatica star aggiunge: “Ed agisce su di noi in modo da desiderare di fare un cambiamento. Vediamo questi film che ci ispirano, dove tutti cercano di migliorare se stessi e di imparare ogni giorno, e questo è tutto ciò che cerco di fare, educare me stesso un po’ di più.”

Traduzione: Giulia Porretti
FONTE

Intervista della BBC a Nico su #RillingtonPlace

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Un agghiacciante drama diviso in tre parti basato sulla storia vera dei molteplici omicidi eseguiti da John Christie.

Quanto ne sai della vita di Timothy Evans?

Timothy Evans era un uomo affettuoso e amante della famiglia. Volava prendersi cura di loro e renderli orgogliosi. Quando era molto giovane, ha contratto la tubercolosi al piede che lo fece uscire ed entrare dall’ospedale più volte così da dover interrompere gli studi (per questo la gente dice che non è sia stato istruito bene). Aveva il buonsenso, ma perse gli anni più importati della scuola. Dopo aver parlato con la famiglia, sembrava solamente una persona comune e normale, che otteneva le cose e lavorava sodo. Amava molto Beryl e Geraldine.

Quanto bene credi di aver capito di Tim?

Tim era una persona molto complicata. Si trasferiva spesso durante la sua adolescenza, anche se è poco chiara la cosa. Amava raccontare storie, le chiamava “storifying”, per far ridere la gente, per far si che le persone si prendessero cura di lui. Aveva una fantastica fantasia che rendeva la vita dolce in modo dar poter mascherare i tempi difficili dell’epoca. Creò questo personaggio che per la città era un mascalzone, un po’ come un truffatore londinese, ma quando ritornava a casa si trasformava in una persona normale. È interessante da interpretare come è ovvio che ci sia un nesso più profondo al perché lui raccontasse queste storie.

Quante ricerche hai fatto per il progetto?

Ho letto dei libri, deposizioni e dichiarazioni della corte, ho visto dei documentari ed ho parlato con sua sorella, ed è stata un’esperienza davvero emozionante. Era la sorella più vicina a lui. Aveva le sensazioni, l’aura e riusciva a capire come si sentiva lui, l’amore di sua madre e il resto della famiglia era una fonte preziosa di informazioni.

Qual’è la stata la sfida più grande in questo ruolo?

Ci sono alcuni momenti in quest’opera in cui Tim e Beryl sono veramente felici. Il resto è profondamente emozionante. Per rimanere in quello stato d’animo per due mesi, è stato molto impegnativo.

Come ti ha aiutato il set per la tue performance?

Rillington Place ha una caratteristica sua, è incredibilmente inquietante e buio e ci sono molte crepe e buchi. E’ come un altro lato/personalità di Christie. Il set di Pat era sensazionale nel peggior modo possibile. Il tetto si stava sgretolando, le assi del pavimento erano costruite su vari livelli in modo da ottenere il suono che si crea quando si sale e si scende dalle scale, per far si che Christie ci sentisse, e si creava un eco come se provenisse dall’appartamento superiore. Stranamente inquietante se sei da solo!

Come ti sei trovato a lavorare con il resto del cast e con Craig?

Jodie ed io abbiamo già lavorato precedentemente e ci conosciamo molto bene. E’ fantastico lavorare con Jodie. Lei ti da molto. E lo stesso con Tim. Ti basta guardarlo per sapere come reagire. Era molto immerso nel suo personaggio. Samantha Morton è incredibile, come era prevedibile. Tre persone che ammiro. Ho imparato molto. Lavorare con Craig è stato meraviglioso. E’ abbastanza raro fare qualcosa e sentirsi libero nel farlo. Il copione è il copione e abbiamo molto dialogo, ma una volta che stiamo sul set lui ti da quella sensazione di completa libertà.

Cosa ti ha spinto ad interpretare questo ruolo?

Per lavorare con questo team di persone. Tutti erano coinvolti in questa cosa, ma io ero molto attratto dalla storia. Abbiamo voluto raccontare questa storia in modo sincero, come si merita di essere raccontata. Per dare a Timothy Evans e la sua famiglia la giustizia che meritano. Ancora dopo tutti questi anni, il suo nome non è stato assolto per la morte di Geraldine. Stiamo parlando della vita di qualcuno.

Traduzione: Giulia Porretti

FONTE

 

Il 7 maggio ci sarà la premiere di #TheHabitofBeauty al #TrentoFilmFestival

La pagina facebook del film ha annunciato che la premiere si terrà al Trento Film Festival il 7 maggio e che sarà distribuito nei cinema italiani come I nostri passi e più avanti verrà anche proiettato nei cinema italiani.
Per quanto riguarda la premiere londinese si dovrebbe sapere tra poco, intanto vi lasciamo una piccola anteprima concessa da Enrico Tessarin (ancora grazie Enrico! 🙂 )

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Nico Mirallegro: come diventare un “Virtuoso”

Con borse piene di fascino e sguardi da abbinare, Nico Mirallegro è una di quelle figure da invidiare – un talentuoso attore ma anche un ragazzo veramente buono. Il 24enne ha un curriculum abbastanza impressionante, da l’interpretare un ragazzo emo nella soap britannica Hollyoaks acclamato dalla critica ( e una BAFTA nomination) fino hai recenti show tra cui The Village per la BBC e My Mad Fat Diary per E4. Abbiamo raggiunto Nico al nostro shooting esclusivo a Hackney, Londra per discutere del suo successo fino ad oggi e il suo passaggio su American Network Tv con Virtuoso, da HBO, la rete responsabile dei successi Six Feet Under, The Wire, True Blood e American Detective.

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Ciao Nico, per cominciare volevo sapere un po’ di retroscena su come ti sei avviato nella recitazione?
Mia sorella Claudia mi ha spinto nella recitazione nel 2007. Mi ha trascinato in una classe di improvvisazione – ora chiamata Manchester School of Acting – e un attore, molto, molto nervoso è nato.
Negli ultimi anni le persone ti hanno visto in My Mad Fat Diary, dimmi un po’ come quel ruolo è venuto e se immaginavi che avrebbe avuto successo? Essendo sia criticato che acclamato e amato dal pubblico di tutte le età nonostante la gestione in un problema grave come la salute mentale?
Avevo appena finito Spike Island, un film ambientato negli anni 90 che è stato lanciato da un  Casting Director di nome Jane Ripley. Jane era alla ricerca di attori per il nuovo show di E4 My MAd Fat Diary. Lei mi ha fatto leggere il copione; ovviamente dopo avermi conosciuto, e il resto è storia! Non mi aspettavo di fare un”hit” Show televisivo. Si, ognuno vuole farlo al meglio ed essere amati ma penso che si desidera solo raccontare la storia della persona (Rae Earl) più veritiera possibile, così il pubblico può dare un senso a tutte le emozioni che il personaggio prova.
La musica ha avuto un piccolo ruolo nello show, cosa sentivi all’età di Finn/cosa ti piaceva e i tuoi gusti sono cambiati ora che hai 24 anni?
Quando avevo l’età di Finn – 16/17 – ero fissato con la musica rap. Da 2Pac, Biggie, Nas, Mos Def, Eminem e poi un vero amore per REM…Penso che sia perchè mia madre era uscita da una giovane età (?). Penso che Finn abbia vinto sul fronte musicale, nel senso che è molto indie e ragliente. Ha!
Lo scorso hanno sei stato nominato per i BAFTA per il tuo ruolo in un’altra serie di alto profilo, The Village. ambientato nella Prima Guerra Mondiale per la BBC, come è stata questa esperienza?
E’ stata una bella e surreale esperienza per mia madre e per me. Sono solo contento che The Village è stato riconosciuto in molte categorie, mostrando l’impatto che ha avuto sulle persone. Storie vere, vite reali delle persone, di cento anni fa. Peter Moffat, è lo scrittore, ha incredibilmente talento in quello che fa.
Hai appena filmato il pilot per Alan Ball’s (Scrittore di American Beauty, True Blood, Six Feet..) sui prodigio musicale ambientato nel 18esimo secolo a Vienna. Puoi dirci altro su questo? Com’è lavorare in un progetto si un acclamato e ben conosciuto scrittore?
Virtuoso è stato un incredibile esperienza. abbiamo passato un mese in Ungheria ad imparare i nostri strumenti musicali : il mio era un violino ed era molto difficile! Abbiamo avuto una palla! Alan e Peter (il partner di Ball) sono meravigliosamente professionali e non hanno mai lasciato che l’energia diminuisse. Essere nel cast e essere diretto da Alan Ball E chiamarlo amico è piuttosto sorprendente. Lui va dritto al punto, ed è una cosa che amo.
A parte la recitazione su quale altro progetto stai lavorando? C’è qualche particolare regista/attore con cui ti piacerebbe 
lavorare? Qualche preferenza tra tv/film/teatro? 
Non ho nessuna preferenza su quello che vorrei fare dopo. Non mi piace fare le cose di fretta. Vediamo come vanno le cose. Voglio solo continuare ad imparare e migliorare me stesso. Provare a capire e dare un senso a tutto quello che mi circonda un passo per volta. Ammiro Danny Boyle come essere umano e regista. Faccio il conto alla rovescia dei giorni fino a quando lo conoscerò per poi parlare dei dettagli e della forte Manchester United.
Fuori dal lavoro cosa ti piace fare? Come spendi il tempo libero cosa fai?
Passo molto tempo a Manchester. Principalmente corro, o esco con il cane, o corro con il cane…Mi piace correre ed stare all’aperto. Penso che dobbiamo mantenere il nostro corpo attivo. Mi piace stare con la mia famiglia e gli amici, questo mi fa sentire  bene/accolto.
Allora, noi siamo una rivista di moda…quale marca/abbigliamento sei? In quale negozio fai compere?
Il mio negozio è…err, non sono un grande acquirente/consumatore se non per le grandi occasioni. Andavo sempre a scuola con le mie vecchie Adidas che indossavo dagli anni 90. Non mi stancavano mai. Probabilmente tutto quello che vedrai di me a meno che non ci sia qualcuno che si vesta come me!
 
 Traduzione di Giulia Porretti